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Isolamento termico scarico

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Masterx81
view post Posted on 1/10/2010, 08:06




Beh, effettivamente i vapori dell'olio non sono il massimo.... Dovrei tenere tutto ventilato, cmq non credo che anche se lo facessi a 150° potrebbe prendere fuoco... Troppo bassa la temperatura... E se devo essere sincero, spero neanche di bruciarmi se uso l'acqua, in qualsiasi caso non è piacevole :)
Dai, vediamo nel week che riesco a combinare...
L'unica variabile che mi viene in mente è che se uno dei 2 sensori scendendo tocca un decimo di secondo prima la superficie dell'acqua, tutta la curva resta sballata...
Vedo molte variabili in questo sistema, dovro' effettuare molte misure e farne la media...
 
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Vicus
view post Posted on 1/10/2010, 10:34




Ma che olio parlate? L'olio di semi di certo non prende fuoco spontaneamente. Basta un po di cautela.

La loro teoria non regge perché se ad un riscaldamento costante non ci sono differenze allora non ce ne sono nemmeno sui cicli di riscaldamento rafreddamento a meno che nei primi istanti di riscaldamento non ci sia una differenza notevole tra le due curve che poi con l'aumetare della temperatura diventano ininfluenti.

Prima cosa proverei a togliere l'imperfezione del cavore che passa dal mantello del pistone inserendolo in una canna rafreddata dall'acqua. Secondo si potrebbe usare un timer che simula cicli di acceso spento sulla esistenza della pistola termica, però che non stacca tutto ma solo la resdistenza per simulare il raffreddamento. Lo so che la pistona ha una certa inerzia ma secondo me ce l'ha pure un motore.
 
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Masterx81
view post Posted on 1/10/2010, 11:18




Beh, vero, potrei usare olio da cucina... Io ero partito con l'idea dell'olio motore usato :) Piu' economico che comprare una confezione di olio da cucina e 'sprecarlo' (secondo i miei standard da tirchio assoluto :) )

La loro teoria purtroppo potrebbe reggere...
Lo strato è talmente sottile che potrebbe ritardare l'aumento di temperatura del pistone SOLO se i tempi sono brevissimi, ma essere totalmente inefficiente a periodi prolungati di esposizione...
Secondo me non serve molto continuare col pistone, ha troppa massa. Dal momento che il trattamento si rivela efficace solo con aumenti di temperatura molto elevati in molto poco tempo, le uniche vie sono o aumentare il calore prodotto, oppure diminuire la massa in modo che il calore aumenti comunque in brevissimo tempo...
Il termosoffiatore purtroppo si è rivelato totalmente inefficace. Ci impiega troppo tempo... Per arrivare a 180°c ci impiega 1/4 d'ora a 3cm ed a 'tempo pieno', figurati a fare degli accendi e spegni...
Come dicevo, temo che secondo me l'unica via sia di ridurre la massa termica, sia con la mia idea di un foglio trattato che con quella (ottima) di Protox...
Lo so, così facendo tengo in considerazione solo meta' dell'equazione (la fase di riscaldamento)... Pero' col sistema di Protox potrei passare i sensori da una bacinella di acqua bollente ad una di acqua gelata...

Edited by Masterx81 - 1/10/2010, 16:59
 
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Masterx81
view post Posted on 2/10/2010, 15:20




Ok, ho preparato quasi tutto l'accrocchio con la 'zattera', il circuito differenziale, sensori isolati elettricamente, etc... Le cose che non mi convincono è che così avrei davvero pochissima latenza termica, ed il mio tester campiona solo ogni mezzo secondo... L'altro dubbio è sulle variabili... Cavolo, basta che muovo un filo di aria a mezzo metro dai sensori che il differenziale gia' registra una variazione, anche se di pochi mv.... Ovviamente il differenziale è preventivamente tarato...
Prima di trattare il sensore faro' dei test con i sensori non trattati, per vedere la ripetibilita' e la differenza tra le curve...
Se si riscaldano troppo in fretta, li chiudo dentro una guaina termica, per isolarli un po...

Dovrei farmi una stazione di acquisizione... Ma se mi metto a realizzare ogni cosa che mi passa per la testa, non ne esco piu' vivo... Gia' così...

---EDIT---

Uhm... Le mie paure si sono entrambe verificate...
La massa termica è talmente poca che i sensori si scaldano in 1.5/2 secondi, troppo pochi per avere una curva decente... In piu' in tutti i test fatti finora non sono riuscito ad ottenere 2 curve nemmeno lontanamente simili. Uno dei due sensori si scalda sempre prima dell'altro, e tra l'altro non sono riuscito a vederli bilanciarsi in acqua neanche dopo una lunga 'esposizione', segno o che le curve dei sensori sono differenti, o che la temperatura dell'acqua non è poi così uniforme... Da notare che i sensori che ho scelto a temp ambiente erano gia' i piu' simili che ho trovato...
Peccato, era un bel test, ma come sospettavo ci sono troppe variabili... Sopratutto nel 'lancio'. Basta che uno dei 2 sensori entri nella colonna di calore che si innalza sopra il fornello prima dell'altro che tutta la curva resta sfalsata...
La 'zattera' l'ho ricavata con una classica fresa a tazza, così che nel foro interno potessi infilare una barra e calare perfettamente in verticale e centrati i sensori. Nonostante tutti gli accorgimenti, restano troppe variabili...

Inizio a passare al prossimo esperimento, quello del foglio sottile di metallo...

Edited by Masterx81 - 2/10/2010, 17:19
 
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Masterx81
view post Posted on 2/10/2010, 17:51




Boh, volete che sia sincero? Io per ora i pistoni e le camere li tratto...
Poi quando ho piu' tempo, cerchero' di fare test piu' approfonditi, ma per ora mi sono stufato di perdere tempo. In linea di principio in condizioni di riscaldamento molto repentino qualsiasi materiale sovrapposto sul pistone con una conduttivita' termica anche inferiore di poco all'alluminio DEVE ridurre la temperatura trasferita allo stesso. E' inevitabile...
Non per questo cambiero' i giochi pistone cilindro che avevo pianificato, gia' comunque molto stretti rispetto al raccomandato dalla casa, un po per via del disegno open deck, un po per i getti che mettero', un po perchè voglio fargli un lungo rodaggio ed un po perchè faro' la rettifica e la lappatura con torque plate per simulare la distorsione della testa... Potrei pure provare a lappare e rettificare col basamento in temperatura operativa, ma facendo un lungo rodaggio, i minimi disallineamenti dovuti all'espansione termica dovrebbero appianarsi da soli.
La casa consiglia 8 centesimi, tolto un centesimo di trattamento antiattrito che si usura in rodaggio, faro' i giochi a 6 centesimi (al pistone, una volta usurato il trattamento saranno 7 centesimi). Nulla di nuovo, alcuni ci hanno gia' provato, e non si sono riscontrati problemi rispettando le regole citate poco sopra. Le case consigliano sempre un gioco piu' abbondante del necessario, meglio un po di blowby ed un po di scampanellio a freddo che una grippata durante uno shot di N2O...
Ormai ho visto che come resistenza meccanica del trattamento ci siamo, non mi resta che sperimentare la resistenza alla corrosione chimica.
Mirko, che suggerisci? Acido muriatico non credo di averne in casa, soda caustica va bene? In che dosi? potrei provare pure con il percloruro ferrico (che si arrabbia abbastanza con l'alluminio...). Poi ho anche qualche altro acido e vedo un po che combina... Provero' anche col classico diluente nitro, ma essendo un prodotto a base di acqua, dubito che gli faccia qualcosa...
Se proprio saro' di buonumore, appena mi arriva il becco di bunsen provo a tagliare 2 quadrati da una piastra di alluminio da 2mm, una la tratto e l'altra no. Regolo la fiamma alla massima temperatura (che puo' raggiungere pure i 1400°c) e registro col solito sistema della sonda di tipo k... E' una prova che mi costa poco tempo. Se ancora non risulta nulla, al diavolo!

Questo trattamento si è rivelato troppo complicato da testare... Mi restano da verificare i restanti trattamenti. Quello dei collettori non esiste la storia del riscaldamento repentino, deve isolare al calore continuato, e per testarlo posso usare i sistemi gia' adottati (termocoppia, fiamma, etc)... Mentre quello anti attrito, lo testero' vedendo su una superficie quanta forza ci va (per la misura usero' un dinamometro) a spostare un determinato peso, faro' il test con pezzi identici, uno trattato e l'altro no, in ultimo faro il test abradendo il trattamento per vedere se è vero che il trattamento che resta nelle porosita' create dalla sabbiatura resta ancora efficace.
 
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Protox Lancia Y
view post Posted on 4/10/2010, 14:43




cavolo! che sfiga... ci vorrebbero campionamenti molto maggiori

per l'acido se non hai il muriatico dovrebbe andare bene anche la soda o il percloruro (te che sei elettronico ne avrai a iosa)
 
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Masterx81
view post Posted on 4/10/2010, 14:53




Mah, temo anche anche con piu' campionamento non riuscirei ad appianare le troppe variabili... Va bene che facendo la media dei diversi test potrei ottenere qualcosa di decifrabile, ma cavolo, tra una lettura e l'altra c'erano davvero troppe differenze. Bastava un soffio d'aria per sbilanciare tutto...
Anche con piu' campionamenti vedrei solo piu' differenze sulle curve...
Ora ho fatto el 2 piastrine identiche (tgliate e levigate insieme, perchè abbiano le stesse forme), una l'ho sabbiata, l'altra la lucido, la sabbiata la tratto ed appena arriva il becoc di Bunsen faccio l'ultimo test prima dell' "attaco chimico"...
 
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Protox Lancia Y
view post Posted on 5/10/2010, 09:17




Enri non ho capito se il "soffio di vento" di cui parli è relativo al primo esperimento... nel secondo il mezzo di trasferimento del calore è l'acqua e i sensori partono da una situazione identica in temperatura ambiente.

O mi stai dicendo che i sensori temp acqua son così sensibili da subire variazioni a temperatura ambiente con lo spostamento d'aria? Non credo, devo aver capito male io, son annegati nell'ottone e dubito fortemente che possano avere questa "reattività".
 
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Masterx81
view post Posted on 5/10/2010, 10:05




Apsetta, io non ho usato sensori temperatura acqua, ho usato delle ntc normali elettricamente isolate :)
Praticamente sono come la parte esposta dei sensori temepratura aria.
Bastava una mezza corrente che il il differenziale si sballava...
Probabilmente davvero troppa poca inerzia termica... E probabilmente un sensore temepratura acqua ne ha troppa.
Poi con l'acqua c'e' il problema che posso solo testare fino a circa 100°c, mentre con lastre di alluminio ed una singola sonda ntk dovrei avere una bassa latenza termica, e la possibilita' col bunsen di sparare a piu' i 1000°c dovrei essere in grado di avere un ottimo profilo...
Il discorso si usare 2 sensori differenti è che oltre l'errore di misura, aggiungi anche l'errore derivato dalle diversita' dei 2 sensori (i miei 2 nonostante avessero a temepratura ambiente circa lo stesso valore, a mollo in acqua alla stessa temperatura non riuscivano a stare fermi, con sempre uno piu' alto dell'altro, segno che le curve erano difefrenti). Non esistono 2 sensori precisamente identici, e dal momento che sto cercando una differenza molto piccola, temo che l'errore possa falsarmi le letture. Devono esserci il minore numero di variabili possibili.
 
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Protox Lancia Y
view post Posted on 5/10/2010, 15:49




io invece una prova con 2 sensori temperatura acqua la farei... un passaggio da 25° (ambiente) a 100° con un basso campionamento paraddossalmente potrebbe essere meno sensibile all'errore indotto dalla variabili
 
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Masterx81
view post Posted on 5/10/2010, 15:58




Guarda, io provo pure, ma secondo me con 2 sensori differenti aggiungi troppe variabili. Gia' con un sensore solo ce ne sono a iosa, figurati aggiungendo le differenti curve di 2 sensori... Poi devo pure vedere se ho 2 clt identici in casa... Prima provo con quella delle piastrine, mi è arrivato ora il bunsen... Costruisco una struttura per sorreggere la piastra, con la minore inerzia termica.
Certo è che fare una curva che passa da 25°c a 100°c, ed una che passa da 25°c a praticamente quanti ne voglio (mi basta avvicinare/allontanare la piastra o ridurre/aumentare la portata di gas), a pari tempo di campionamento con la tecnica della fiamma ottengo una curva molto piu' dettagliata. In piu' non ho la variabile del doppio sensore... Vediamo se sto giro riesco a darmi fuoco come la torcia umana :)
 
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Protox Lancia Y
view post Posted on 5/10/2010, 16:18




uahauhs

cmq dai, son prove piuttosto rapide in fin dei conti
 
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Masterx81
view post Posted on 13/10/2010, 00:08




Piccolo aggiornamento... Ricordo che ho preparato 2 piastrine da 2mm esattamente identiche nelle dimensioni. Ho trattato una piastrina e lucidato l'altra.
Ho applicato volontariamente uno strato molto spesso di prodotto (molto piu' di quello che normalmente andrebbe depositato), proprio per accentuare le sue proprieta' con i miei sistemi di misura. Nonostante lo spessore, si è ascugato bene ed ha una sorprendente durezza e tenuta nonostante l'elevato spessore. Come durezza superficiale penso sia almeno pari a quella dell'alluminio, non è affatto facile scalfiggerlo...
Nel mentre ho fatto qualche esperimento con la piastrina lucidata... Ho notato che a pari temperatura, dal lato lucidato leggo una temperatura IR molto inferiore rispetto a quella del lato non lucidato, mentre a sonda tipo-k la temperatura è la medesima...
Insomma, le emissioni infrarossi non sono un buon indicatore della temperatura di un corpo lucido...
 
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Protox Lancia Y
view post Posted on 13/10/2010, 14:18




no, direi decisamente di no... purtroppo riflettono in ogni direzione

cmq se non altro il composto sembra avere ottima resistenza meccanica... mica male
 
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Masterx81
view post Posted on 16/10/2010, 19:01




Oggi ho fatto un po di prove col becco di bunsen... Temo abbia l'ugello troppo grosso, per riuscire ad avere una fiamma stabile devo tenerlo a paletta e fare una fiamma alta 1mt, non è proprio il massimo della sicurezza... In settimana mi faccio fare un po di ugelli dal mio amico tornitore, e vedo che riesco a combinare...
 
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104 replies since 3/5/2010, 18:03   3068 views
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