Guarda, la gestione del flyback e degli iniettori della megasquirt puo' considerarsi un po complicata....
Iniziamo con q15 ed r38 (analizzo in canale del secondo iniettore): Come giustamente detto da te, è il circiuto di limitazione della corrente, per evitare che se cortocircuiti (o sovraccarichi) un finale si bruci. Sulla resistenza cade una determinata tensione (maggiore è la corrente che la attraversa e maggiore è la tensione che cade su di essa). La tensione che cade pilota q15, il quale 'contrasta' il segnale della cpu, scaricandolo a massa e non facendo piu' chiudere il q5, evitandogli fritture. Diciamo che non è il miglior modo di agire, pero' è semplice e funziona discretamente. Non è molto bello perchè man mano che ci si avvicina alla corrente di limitazione, abbassa 'piano piano' la tensione di gate al mosfet, il quale in un determinato range anzichè restare completamente aperto o completamente chiuso, resta 'a meta', in questa modalita' deve dissipare lui la corrente (in quanto la resistenza interna non sara' la minima possibile, come in modalita 'on' e temperatura di giunzione 'normale), e scaldera' in maniera considerevole (comunque scalderebbe perchè ci si avvicina ai limiti del finale stesso).
Sostituendo la resistenza con un ponticello e rimuovendo la r38 e q15 disabiliti completamente il circuito, ma conta che in caso di problemi l'iriz34n non si fa problemi a cuocersi.
E' dato per 15a a 100° (di case), ed essendo un package isolato non ha un buon raffreddamento. Tieni conto che piu' ti avvicini alla corrente massima, e piu' la giunzione scalda. E piu' la giunzione scalda, e maggiore è la resistenza interna in fase di 'on'...
Ora viene il bello... Il flyback... Ci va qualche piccolo accenno su cosa è il flyback...
Una bobina tende a mantenere la corrente costante, anche se si toglie la tensione ai suoi capi.
Un flyback avviene ogni qualvolta rimuovi la tensione ad una bobina. Durante il periodo di 'on' la bobina 'carica qualcosa' (puo' essere l'aria, del traferro, lo spillo dell'iniettore, etc), e quando la tensione collassa, la corrente tende a rimanere costante, il che genera una tensione di entita' superiore a quella che ha caricato la bobina stessa. Ammettiamo che la corrente in chiusura resti la stessa del periodo di 'on' (non è la stessa, per via delle varie perdite di efficienza, ma cerchiamo di semplificare...). Con i q5 chiuso la corrente viene scaricata a massa tramite la bassissima resistenza di ON del transistor stesso. Ma quando il transistor si apre, per la legge di ohm è come se ci fosse una resistenza di altissimo valore, percio' la corrente scende quasi a 0 e la tensione sale tantissimo (praticamente funziona come un convertitore switching step-up, in piu' la tensioen di flyback è referenziata al 12v, percio' è 12v + flyback). Saper come scaricare questa tensione è una cosa importantissima, infatti influisce sui tempi di chiusura dell'iniettore. Piu' limitiamo le correnti in fase di scarico, e piu' l'iniettore riesce a chiudersi in fretta (perchè per meno tempo rimane corrente nel circuito).
Per ridurre i tempi di chiusura dell'iniettore l'ideale sarebbe non scaricare affatto la tensione di flyback. Infatti se scarichiamo tale tensione facciamo circolare una corrente, che tende a rallentare la chiusura della bobina. Peccato che una troppo elevata tensione distrugge il transistor che pilota l'iniettore stesso.
Allora, analizziamo le 2 parti che gestiscono il flyback:
Il primo è composto da q11, r33 e d20. Questi scaricano i flyback alla chiusura dell'iniettore. Sono come il classico diodo messo per proteggere i transistor che pilotano delle induttanze. Praticamente lascia una tensione di flyback di 36 volt (ricordo che maggiore è la tensione di flyback e piu' si chiude velocemente l'iniettore). E' una tensione abbastanza elevata, ma che garantisce la vita del transistor. La cosa migliore sarebbe scaricare il flyback sul +12 (per via della minore differenza di potenziale rispetto alla tensioen di flyback) ma questo indurrebbe maggiori disturbi sul +12v, e richierderebbe pure cavi piu' grossi per scaricare la corrente.
La sezione del flyback attivo (r34, r35, r36, q12 e q13) invece entra in gioco quando si usano ineittori a bassa impedenza, pilotati in pwm/peak & hold.
Ad essere sincero non saprei dirti perchè in questa modalita' si forza lo scaricamente della corrente di flyback sul +12v, probabilmente riguarda la precisione del controllo pwm, in quanto facendo circolare sempre un po di corrente la stessa resta piu' costante. Probabilmente si scarica a +12 per limitare al minimo possibile la corrente in gioco senza ricorrere ad un sistema come quello composta da q11, r33 e d20, che aggiungerebbe complicazione e circuiteria non indispensabile.
Praticamente se si è in modalita' peak&hold è la cpu a pilotare q13 (il quale a sua volta pilota q12) in modo che il flyback generato durante il pwm (e non in chiusura dell'iniettore!) venga scaricato questa volta a +12v.
Quando si è in modalita' pwm la cpu prima attiva l'iniettore, appena il tempo di peak è passato toglie tensione all'iniettore, attiva il circuito del flyback (q12 e q13), ed appena deve ridare tensione all'iniettore disattiva la sezione del flyback attivo.... All'ultimo colpo di pwm, quando l'iniettore deve chiudersi, non riattiva piu' il flyback attivo e lascia scaricare la corrente su q11.
Ovviamente se non usi il pwm, tutta la parte del flyback attivo la puoi togliere.
Invece la parte del controlo del flyback 'normale' deve restare, sempre che non usi dei mosfet di controllo degli iniettori con integrato un diodo di zener da 36v... Che poi gli zener nei mosfet non sono mai veri 'zener', sono un sottoprodotto della giunzione stessa... Insomma, quella parte è meglio lasciarla
Teoricamente si potrebbe togliere q11 ed r33 mettendo uno zener da 24v di giusto wattaggio con l'anodo a +12v, così da scaricare sul +12 il flyback dissipando meno corrente (che non richiederebbe l'uso di un transistor), ma bisognerebbe utilizzare altre precauzioni... Non è il costo di una resistenza ed 1 transistor che ci manda in rovina
Scusa la pappardella